Bambini e ragazzi sono i migliori sponsor
La bellezza e la sorpresa del “rimbalzo” è sempre un aspetto che mi entusiasma.
Ho già accennato in un mio precedente articolo a questo argomento (https://organizzareitalia.com/percorsi-per-le-abilita-organizzative-nella-scuola-primaria/
Trovo però molto importante soffermarmi in modo più esclusivo e approfondito. Il contenuto dei nostri corsi nelle classi lo puoi visionare qui (https://organizzareitalia.com/crescere-organizzati-a-scuola-e-a-casa/formazione-studenti/) mentre questo aspetto della “contagiosità” dell’organizzazione lo vedo fondamentale in un percorso educativo.
Sappiamo tutti che in educazione ciò che funziona di più è il buon esempio; infatti nessuno può dare ciò che non ha, ciò che non vive in prima persona. Predicare bene e poi fare il contrario, produce solo avversione e gli obiettivi che ci siamo posti si dissolvono come neve al sole.
Spesso però accade che chi volgiamo educare sia educativo per noi (scusa il gioco di parole). Mi spiego: un ente educativo come la famiglia o la scuola o un gruppo scout o altro, certamente ha necessità di organizzare il proprio progetto educativo; darsi obiettivi a medio e a lungo termine e pianificare le giuste strategie per raggiungerli. Accade però spesso che i nostri bambini o ragazzi, durante questo percorso, abbiano reazioni inaspettate che sconvolgono poco o tanto i nostri piani ben organizzati. Come fare?
Perseverare negli obiettivi
Il fatto che un bambino o ragazzo reagisca in modo inaspettato alle nostre proposte organizzative, non significa che i nostri obiettivi sono sbagliati; forse hanno solo bisogno di un rallentamento, di un nuovo confronto tra educatori, di una pausa o di una accelerazione. Se a monte abbiamo fatto una buona pianificazione generale e una precisa programmazione dei dettagli, non avremo problemi e potremo lasciarci educare dalle reazioni dei nostri ragazzi. Quando il progetto educativo è stato ben organizzato, gli imprevisti si gestiscono senza problemi.
Ascoltare le proposte dei più piccoli
Quando abbiamo chiaro il nostro percorso non ci possono spaventare o destabilizzare le proposte o le provocazioni a volte bizzarre dei nostri bambini o ragazzi. L’atteggiamento migliore è sempre quello di un ascolto attento e aperto a tutti gli stimoli, a volte sono proprio i più piccoli che sorprendono con le soluzioni più intelligenti.
Il “rimbalzo positivo” dell’organizzazione
In questo paragrafo non vorrei “sbugiardare” i genitori, ma non puoi immaginare cosa raccontano i bambini a scuola quando parlo di organizzazione e di tutto ciò che comporta, escono gli aneddoti più curiosi … e anche qualche critica a mamma e papà. Ma tutto ciò non è negativo, anzi. I bambini si entusiasmano per le strategie divertenti che propongo loro per imparare a organizzarsi meglio, vogliono provare e vedono subito i primi risultati, perciò, come è giusto che sia, vogliono farne parte in famiglia. In un primo momento magari, se sei genitore resti un tantino scettico, poi vedi che tuo figlio è più consapevole, più responsabile, più sereno riguardo ai suoi impegni di studio e allora inizi a pensare che forse faresti meglio ad ascoltare cosa racconta il tuo bambino di questa sua esperienza.
Se ai bambini facciamo percepire che ci interessa molto il loro vissuto, diventano dei “maestri” davvero bravi e ci aiutano a migliorare.
Dopo diversi anni di questo lavoro, mi è capitato di frequente che genitori mi abbiano fermato o contattato per due motivi: ringraziare per ciò che ho fatto a scuola coi loro figli e domandare se posso fare qualcosa anche per loro.
L’organizzazione è diffusiva, soprattutto in famiglia
Sono diverse le esperienze di famiglie che ho incontrato e che hanno riconosciuto di essere in uno stato di disagio e causa di una routine famigliare troppo caotica. Hanno percepito che la gestione dello spazio in casa e del tempo delle loro giornate, non favorisce la serenità dei membri della famiglia, anzi, si sta diffondendo una frustrazione in tutti, grandi e piccoli. Ciò avviene quasi sempre dopo che uno dei loro figli ha fatto un percorso di abilità organizzative a scuola e ha messo in evidenza lo stato delle cose.
Prima il figlio inizia con qualche osservazione, poi con la richiesta di alcuni cambiamenti (ad esempio nella propria cameretta o nella scrivania), poi mostrando insofferenza con chi in casa crea disordine o non rispetta spazio e tempo altrui; a questo punto se gli altri membri della famiglia, a partire dai genitori, sono in ascolto, ecco che si evidenzia un bisogno e nasce una consapevolezza che non può che far bene a tutti.
Prendi al volo il “rimbalzo” e non farti sfuggire l’occasione
Ecco che si auspica arrivi il momento della decisione: tutto è evidente, si è compreso che esistono altre modalità di affrontare la frenesia quotidiana, ora è necessaria la volontà di scegliere con forza di iniziare a mettersi in gioco.
Ci sono vari modi per farlo: puoi andare sul nostro sito www.organizzareitalia.com e cercare la sezione che ti riguarda come genitore o come insegnante o tutor, visionare tutti i nostri corsi online e iniziare da ciò che è più urgente. Iniziare a fare esperienza di una pianificazione diversa e più efficace.
Oppure scrivere a info@organizzareitalia.com ed esplicitare le tue esigenze.
Ancora puoi andare sul portale di Fun Organize (www.funorganize.com) e cercare l’esperto che fa al caso tuo.
Il rimbalzo positivo dell’organizzazione e delle sue divertenti strategie, è come il rimbalzo di una palla: riceve la spinta, rimbalza e ritorna, a quel punto puoi lasciarla andare oppure prenderla al volo e proseguire con altri efficaci rimbalzi.
Tu cosa vuoi fare?
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