i bambini e la noia
Siamo in un epoca in cui i tempi delle nostre giornate sono frenetici, concitati, e ci impongono ritmi sempre più esasperati. Questo non è positivo, specialmente per i nostri bambini a cui non è quasi più concesso il “lusso di annoiarsi”.
Davvero per i nostri bambini annoiarsi è un lusso; molto probabilmente anche perché il concetto di noia subisce le più diverse interpretazioni. Da quando faccio questo nuovo e bellissimo lavoro, mi occupo anche di Educare alla gestione del tempo e osservo proprio una vera difficoltà nel valutare la qualità del proprio tempo.
Alcuni pensano che la noia sia “tempo perso”, non occupato ottimamente o adeguatamente alle aspettative proprie o di chi ci vive accanto; altri pensano, soprattutto ragazzi, che “mi annoio” sia sinonimo di “non mi piace” o “non mi va” di fare quella o quell’altra cosa; altri ancora, soprattutto genitori, pensano che non si debba mai lasciare i bambini senza niente da fare, ma che si debbano sempre tenere occupati in qualcosa perché la noia è pericolosa, confondendola così con l’ozio, che è tutt’altro.
Se cerchiamo sul Dizionario il significato di noia troviamo una accezione per lo più negativa, ma se cerchiamo di approfondire vedremo che può essere intesa anche positivamente come assenza temporanea di stimoli esterni che richiedano concentrazione o reazione. Può all’inizio apparire come monotonia, ma a ben vedere può essere un tempo molto costruttivo, specialmente per i più piccoli. Se nostro figlio ci appare annoiato, non diamogli immediatamente strumenti di occupazione digitale o elettronica (tablet, pc, smartphone, ecc.), ma invitiamolo al rilassamento, alla riflessione; in quel momento la noia promuove in lui uno stato di quiete interiore che accresce la consapevolezza di sé.
Se si sdraia sul tappeto della sua cameretta o sul divano del salotto e sembra senza motivazione all’azione, lasciamolo solo qualche minuto, perché pensare, immaginare, fantasticare, sono attività fondamentali per accrescere la sua creatività. Inoltre in quei momenti la mente cerca di contrastare la noia, di reagire, perché la percepisce come inattività, e così si sviluppano importanti abilità:
- Sentire se stessi e la propria interiorità
- Imparare cos’è la quiete e piano piano gustarla
- Educarsi all’ascolto delle proprie emozioni e sensazioni
- Ricercare soluzioni alle proprie frustrazioni
- Immaginare, sognare ad occhi aperti, iniziare a fare progetti
- Stare bene con se stessi
Per assecondare queste abilità possiamo organizzarci e fornire ai nostri bambini più piccoli alcuni strumenti, che se sono a portata di mano, possono essere molto utili perché la noia sia costruttiva:
- Nella loro cameretta dovrebbe sempre esserci un blocco di fogli bianchi ed un barattolo di colori, in modo che, se lo desidera, possa esprimersi dipingendo; in quei momenti potrebbero uscire vere opere d’arte!
- Tenere tra i loro giocattoli una cesta travestimenti, fornita di teli di stoffa di vari colori, mantelli, o costumi di carnevale in disuso, accessori; ne può nascere davvero un momento di grande espressività e creatività, molto liberatorio.
- Avere nella loro stanza o nel salotto uno strumento per ascoltare buona musica, quella classica (Mozart è perfetto…) oppure la riproduzione dei suoni della natura. Un ascolto che porti la quiete e stimoli il pensiero, che inviti all’ascolto interiore.
- Considerare nell’arredo della Cameretta dei più piccoli, un grande specchio;
- facilmente in quei momenti il guardarsi, osservarsi, riconoscersi, identificarsi, sviluppa consapevolezza di sé. Trovarli a fare boccacce, ballare o prendere strane posizioni davanti allo specchio è un buon segno.
Così intesa la noia potrà trasformarsi nel più positivo e costruttivo spazio dell’anima, da vivere e sperimentare come sana parentesi nella giornata; quello spazio che oggi in pochi coltivano, ma che è così fondamentale per una crescita armoniosa ed equilibrata della propria coscienza.
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