Continuiamo con i verbi all’infinito. Lo scorso anno in occasione del Natale e dei giorni di Festa, avevo scritto sulla necessità di rallentare il ritmo delle nostre giornate, soprattutto in riferimento al benessere dei nostri bambini e ragazzi. (A NATALE… RALLENTARE! Dal mio sito www.kidspo.it sezione Blog).
Quest’anno osservo, attraverso i media e i social, la consueta corsa al superfluo che si traveste da necessario. Come Professional Organizer sono ovviamente sulla linea della sobrietà e dell’essenzialità; ma se aggiungo la mia specificità di Kids P.O. che ha molto a cuore l’educazione a la formazione di Bambini e Ragazzi, allora davvero inizio ad essere allergica a tutto questo “accumulo” di oggetti, giocattoli, ninnoli, vestiti e tutto ciò che ruota intorno a queste festività erroneamente intese.
Se vogliamo bene ai nostri figli, dobbiamo farli vivere leggeri: poco di tutto, il necessario, l’indispensabile, qualche eccezione per ricorrenze speciali e poco altro.
A tal proposito si può cogliere l’invito del Castello Editore che ha lanciato l’idea di un Avvento al contrario. Provate a leggerlo: semplice, efficace e facile da organizzare.
Inoltre bisogna osservare che i bambini sommersi di oggetti, giocattoli e vestiti, non hanno più la possibilità di vivere quel bellissimo sentimento chiamato “desiderio“, un moto del loro cuore che porta con sé tante emozioni importanti: attesa, stupore, sorpresa, gioia, euforia, allegria e talvolta anche delusione, altrettanto educativa e necessaria per la formazione della personalità.
Il Natale può essere davvero un’occasione per ridestare il nostro cuore e soprattutto quello dei nostri bambini.
Voglio soffermarmi un momento sui grandi benefici dell’essenzialità e della semplicità per i nostri figli, suggerendo qualche spunto per organizzarsi e metterla in pratica nei vari ambiti di vita:
– Semplicità nell’arredo della cameretta: un arredamento semplice ed essenziale ha tanti vantaggi, primo fra tutti la possibilità di evolversi man mano che il figlio cresce, senza dover affrontare ingenti spese; poi, non da meno, l’opportunità che il figlio sia protagonista del cambiamento evolutivo del suo spazio, in modo che lo rappresenti nelle varie fasi di crescita. Inoltre, di grande rilievo, lo spazio essenziale e sobrio lascia spazio libero nella sua mente per fantasticare, immaginare, desiderare. Non è raro che all’arrivo dell’adolescenza il ragazzo o la ragazza progettino la loro camera con veri e propri disegni da “arredatori”. I giorni di vacanza per le Feste Natalizie potrebbero essere l’occasione per ripensare al loro spazio.
– Semplicità nell’abbigliamento: un numero di vestiti proporzionato alle esigenze. I bambini crescono in fretta, tanti vestiti non fanno nemmeno in tempo ad indossarli. Si possono comporre alcuni abbinamenti e poi farli ruotare in modo da creare varie possibilità. Chiedere ai bambini più grandicelli di partecipare alla scelta degli abbinamenti sviluppa in loro capacità organizzative e decisionali. Un numero essenziale di indumenti consente inoltre di avviarli ben presto all’autonomia, mentre tra un mare di vestiti non sanno mai cosa scegliere di indossare e non imparano a decidere. Ricordiamo: troppe possibilità = nessuna possibilità. Da considerare anche il fatto che quando ci sono grandi occasioni per sfoggiare qualcosa di nuovo, (il Natale può essere una di queste…) il bambino saprà gustarle e apprezzarle, proprio perché speciali.
– Semplicità nei giocattoli: generalmente in occasione delle Feste di Natale i bambini ricevono un numero esagerato di giocattoli, si comincia da S.Lucia e si finisce con la Befana, ma il più delle volte tutti questi doni finiscono per essere presto dimenticati perché talmente numerosi da non trovare spazio nel cuore e nella mente dei bambini che non è di oggetti che hanno bisogno. Tra l”altro c’è da osservare che la loro creatività e fantasia possono essere inibite e mortificate se sommerse da troppi oggetti, mentre si sviluppano fortemente con l’utilizzo di poche cose, specialmente quelle che non rientrano nella categoria dei giocattoli (vedi il Gioco destrutturato)
– Semplicità nell’uso del Tempo: questo ambito è molto legato al precedente, infatti un bambino che possiede oggetti in quantità eccessiva è più a rischio di diventare individualista rispetto ad un bambino che vive nella sobrietà; perciò è molto più facile che quest’ultimo chieda di passare del tempo con gli amici perché in grado di condividere ciò che ha. Inoltre imparerà ben presto che è più gratificante trascorrere il proprio tempo con gli altri e che il tempo si può donare, regalare e non c’è bisogno di nulla in cambio. Nei giorni di Festa il tempo si dilata ed è il momento per assaporare queste esperienze. Certamente sarà più semplice per lui gioire di questo se avrà a sua volta ricevuto in dono il tempo dei suoi genitori e di coloro che lo amano.
– Semplicità per progettare in grande: la mente leggera lascia spazio a molti desideri che possono trasformarsi in Progetti. Crescere nella semplicità è certamente un ottimo modo per educare alla capacità di progettare, di trovare strategie per risolvere i problemi e suscitare uno spirito intraprendente. Le cose appesantiscono e con le zavorre ai piedi non si vola. A Natale, davanti al camino acceso si può sognare.
– Semplicità di cuore: con un po’ di attenzione agli ambiti citati sopra potremo vedere crescere i nostri figli nella semplicità di cuore che non è aridità o pochezza, ma libertà. Nella odierna società del consumismo è raro riuscire ad essere veramente liberi, proprio perché il possesso sembra soddisfare mentre in realtà appesantisce. La semplicità invece è un ottimo investimento educativo per crescere persone equilibrate. Inoltre è scientificamente provato che leggeri si viaggia meglio e il cammino della vita può essere impegnativo, perciò meglio stare sobri.
Buon semplice Natale!
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