Per te che sei un Insegnante o un Dirigente scolastico, Organizzare Italia ha recentemente illustrato il suo grande Progetto: Educare all’organizzazione, tra cui il percorso di Formazione per Docenti. Il nostro appassionato lavoro ha l’obiettivo di fornire sempre più strumenti efficaci perché ogni docente possa sentirsi supportato nel suo difficile compito; nello specifico, proprio in questi mesi stiamo ascoltando diversi insegnanti dei vari ordini di scuola, per affinare sempre più la nostra offerta formativa.
Sono colloqui molto interessanti, che mettono in campo un confronto aperto e sincero; occasioni che fanno emergere i veri bisogni dei docenti e il desiderio di trovare e sperimentare soluzioni davvero pratiche ed efficaci per lo svolgere della vita scolastica. Nel corso di questi dialoghi ci siamo resi conto che il rischio della Sindrome Burnout è reale anche nella professione dell’insegnante.
Le competenze organizzative allontanano il burnout
Cercando informazioni su questa sindrome, si scopre che sono a rischio coloro che si impegnano in professioni di aiuto (medici, infermieri, vigili del fuoco, assistenti sociali, ecc); riteniamo che oggi il docente sia, a tutti gli effetti, una professione di aiuto: aiuto alla formazione, alla crescita, all’apprendimento, all’evoluzione, all’affermazione della persona e molto, molto altro. Per come è strutturata oggi la società, per la profonda crisi di valori di riferimento, gli insegnanti hanno un compito effettivamente molto gravoso. Viene loro richiesto un grande dispendio in termini di coinvolgimento emotivo, di tempo, di formazione, di aggiornamento. Se in classe un docente deve rimanere per circa 18-20 ore settimanali, spesso sono altrettante le ore che deve dedicare a riunioni, assemblee, correzione degli elaborati, preparazione delle lezioni e altro ancora.
L’insegnante porta il lavoro a casa, non solo dal punto di vista pratico, ma soprattutto emotivo. Egli affronta dinamiche di relazione sempre più complesse e pesanti, da cui non riesce sempre a staccare. Se non è retto dalla capacità di gestire al meglio le proprie risorse con l’accompagnamento di figure professionali che gli insegnino a farlo, ecco che il rischio burnout è dietro l’angolo.
Conoscere se stessi
I docenti che abbiamo raggiunto fino ad ora sono consapevoli di tale rischio e riportano di accorgersi chiaramente quando un collega sta scivolando dentro a questo esaurimento da lavoro.
Ecco che conoscere, sperimentare, allenare le abilità organizzative, ti consente innanzi tutto di essere più consapevole delle tue possibilità, dei tuoi limiti, di saper individuare sul nascere quei segnali di affaticamento che non devono essere trascurati.
Il docente che conosce bene se stesso, sa gestire correttamente ed efficacemente il proprio tempo, lo spazio, le energie mentali, fisiche ed emotive. È certamente molto più agevolato nello svolgimento del suo lavoro e sa riconoscere i segnali positivi o negativi sia di chi collabora con lui sia dei suoi alunni.
La sindrome burnout fa sentire svuotati, senza motivazione per il lavoro, con poca energia e schiacciati dagli impegni. Le competenze organizzative ti consentono di capire la misura dell’impegno che puoi sostenere: il tuo livello di carica energetica, la quantità di tempo in cui puoi essere concentrato oltre il quale non saresti affidabile, la possibilità di programmare a breve e lungo termine senza che le scadenze ti creino stress, la lucidità nell’accompagnare i tuoi ragazzi nel loro percorso di crescita e maturazione.
Il lavoro più bello del mondo
Se hai la sensazione di non riuscire a dare il meglio e i comuni ostacoli ti sembrano insormontabili, forse puoi pensare di approfondire la tua conoscenza di strategie organizzative che ti consentiranno di alleggerire e semplificare le tue giornate.
Voglio darti subito un piccolo suggerimento che puoi sperimentare da ora: inizia a fare piccole cose senza porti obiettivi irraggiungibili ma ben visibili all’orizzonte delle tue giornate. Agisci a piccoli passi, compila una lista delle cose da fare e ciascuna attività suddividila in piccole parti; poi mano a mano che le mansioni vengono eseguite spuntale dalla lista e prosegui… con calma. Devi riassaporare la soddisfazione di progredire e anche se è un cammino lento, il riuscire comunque a camminare ti farà stare meglio. Riscoprirai piano piano e con piacere i motivi per cui sei approdato a questo lavoro e la bellezza del mestiere più bello del mondo: educare.
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