Per crescere sicuri di sé
Uno degli ambiti che curo con molta attenzione come Professional Organizer per bambini e ragazzi, è l’ambito SPAZIO.
Suggerisco a genitori, insegnanti ed educatori, soluzioni e strategie per organizzarlo al meglio a favore di un miglior clima in famiglia, a scuola, nello sport; ma anche come propedeutico all’apprendimento, perché ogni ambiente sia di stimolo e supporto a nuove esperienze e conquiste.
Aiuto bambini e ragazzi a capire come e dove vorrebbero i loro spazi, ascoltando i loro desideri, sogni e progetti.
Perché?
Perché c’è una cosa a cui tengo in modo speciale: favorire la costruzione dell’identità con la gestione dello spazio. Fin dai primi passi in questo mio nuovo ruolo professionale, nelle prime serate di formazione che ho tenuto, ho voluto subito presentare l’ambito spazio strettamente legato all’identità: “ognuno ha bisogno di uno spazio dedicato per scoprire ed affermare la propria identità”.
Se ci pensiamo quando si attende l’arrivo di qualcuno a cui teniamo in modo particolare o l’inizio di una esperienza nuova, una delle prime cose che facciamo è preparare un luogo-spazio adeguato alla persona in questione o all’occasione: vedi l’attesa della nascita di un figlio, l’inizio di un nuovo lavoro, un cambiamento di vita, l’arrivo di amici o parenti a casa nostra, la preparazione di una cena importante, il figlio che inizia un nuovo percorso di studi… ci sarebbero infiniti esempi…
Se guardiamo dentro a tutte queste situazioni vediamo con chiarezza che stiamo dando un’identità precisa a quella persona o a quella occasione. Un’identità che corrisponde allo spazio che abbiamo creato prima di tutto dentro di noi, nel nostro cuore, nella nostra mente. In definitiva uno spazio di vita.
Tutto ciò sostiene e fa crescere l’identità di ciascuno. Pensiamo allora a quale importanza riveste questo aspetto nell’Educazione, nella crescita dei bambini e nell’affermazione dei ragazzi.
So che ora sorgeranno obiezioni, perché non tutti hanno case o scuole o ambienti dove sia possibile dare uno spazio a ciascuno in modo agevole; ne sono consapevole, ma credo che anche nelle situazioni di difficoltà sia importante non sottovalutare questo aspetto e cercare le soluzioni possibili. Meglio uno spazio piccolo, ritagliato faticosamente, ma volutamente dedicato ed esclusivo, piuttosto che passi il messaggio che non sia importante, perché può rischiare di essere interpretato come: “tu non sei importante”.
Credo che questa attenzione aiuti molto a crescere più sicuri di sé e perciò anche più capaci di condividere il proprio spazio, essere accoglienti come gli altri lo sono stati nei nostri confronti, facendo conoscere la propria identità, mostrandola nella verità, senza timori.
Quali strategie organizzative?
- Lo spazio che decidi di dedicare a tuo figlio, al tuo alunno, sia semplice, sobrio ma curato. Ciò vuol dire che tieni alla sua identità, ma vuoi che sia ricercata in modo personale, esclusivo. Nemmeno tu genitore o insegnate, che pensi di conoscere i tuoi figli o i tuoi allievi, puoi sapere quale identità si costruiranno. Fornisci gli strumenti, e lo spazio è uno di questi, ma la loro identità ben salda sarà la base della personalità che vorranno esprimere, unica e irripetibile.
- Consenti che nel suo spazio si possa “ritirare” e rispetta la sua privacy. Ci sono momenti in cui lo spazio personale favorisce la riflessione, la consapevolezza di sé, la noia costruttiva, la possibilità di progettare.
- Lascia che lo spazio si evolva con loro, muti col mutare dell’età e delle nuove esigenze. Più è essenziale, più è duttile al cambiamento; se è troppo ricco e ridondante di ogni cosa, più lega e non consente il “cambio pelle”.
- Fai in modo che ogni spazio vissuto abbia una chiara finalità. Dagli oggetti che metti, dagli arredi a tutto il resto, viene un richiamo alle azioni che si possono e non si possono svolgere in quel luogo. Lo aiuterai ad acquisire un pensiero ordinato, un comportamento adeguato alle situazioni e lo allenerai alla capacità di attenzione e concentrazione. (se penso a certi banchi di scuola che vedo nelle classi dove tengo i corsi “Educare all’organizzazione” https://www.organizzareitalia.com/il-p-o-nelle-scuole/ sono tutto meno che l’invito ad un pensiero ordinato)
In tutte queste strategie consiglio di osservare sempre come si sentono i bambini e i ragazzi, quali emozioni emergono, per comprendere se è necessario un cambio di rotta o qualche aggiustamento, o se invece vivono serenamente il loro spazio.
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